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  • Fri 20:30 - 22:00

Ferrate delle Bocchette Alte e Centrali

Bocchette Alte, Bocchette Centrali e Giro del Brenta

(sabato 15, domenica 16 e lunedì 17 luglio 2006)

 

Programma di massima

 

sabato:

ore 6.00: partenza da Castelnovo né Monti, presso la sede della sezione

ore 11.00: arrivo a Madonna di Campiglio, presso la funivia del Monte Spinale. Mentre il gruppo inizia a prepararsi, porteremo una macchina nei pressi del Rifugio Vallesinella.

ore 12.00: con la funivia saliamo alla  stazione a monte (m.  2065) ci incamminiamo per il sentiero 331, in direzione del Rif. Graffer (m. 2261), continuando poi per il passo del Grostè (m. 2438).

Da questo punto avremo due alternative, che verranno valutate al momento:

  • percorrere il sentiero 316, che in discesa conduce al Rifugio Tuckett (m. 2272);
  • salire ancora un po’ (fino a quota 2552, lungo il sentiero Benini), e poi scendere verso il Rifugio Tuckett, lungo un sentiero non numerato ma segnato sulla carta.

Ore 16/17: arrivo al Rifugio Tuckett. Sistemazione, cena e pernottamento.

Tempi

Opzione 1: 3 ore difficoltà E  dislivello in salita 400 metri in discesa 200 metri

Opzione 2: 4 ore difficoltà EE dislivello in salita 500 metri in discesa 300 metri

 

Domenica

Ore 7.30: partenza dal rifugio, con due diversi itinerari, uno per gli alpinisti ed uno per gli escursionisti

Gruppo alpinistico: Ferrata delle Bocchette Alte fino al Rifugio Alimonta (ore 6 - dislivello in salita 800 metri in discesa 450 metri). Ferrata difficile, a tratti molto esposta, che raggiunge oltre 3000 metri di quota. Sono necessari, oltre alla normale attrezzatura da ferrata, anche piccozza e ramponi.

Gruppo Escursionistico

Dal Rif. Tuckett scendiamo al Rif. Casinei (m. 1825) lungo il sentiero 317, per poi imboccare (prima in discesa e poi in salita) il sentiero 391 (non è il classico sentiero che porta al Rif. Brentei). Arrivati a circa 2000 metri, invece di girare a sx per il rifugio, percorreremo il sentiero Martinazzi, costeggiando quindi per un po’ il Crozzon di Brenta. Ci addentreremo nel canalone che conduce alla Bocca dei Camosci (più o meno fino a quota 2300), e torneremo indietro, per puntare in direzione del Rif. Brentei (m. 2182). Da lì saliremo al Rif. Alimonta (m. 2580), e per chi vorrà, condizioni della vedretta (piccolo ghiacciaio) permettendo, raggiungeremo la Bocca d’Armi (c.ca m. 2700).

Tempo: circa 6 ore - dislivello in salita 1150 metri in discesa 850 metri (con Bocca d’Armi aggiungere, sia in salita che discesa, 150 metri). Difficoltà EE

Ore 16 circa: arrivo al Rifugio Alimonta, cena e pernottamento

 

Lunedì

Nella giornata di lunedì sarà possibile scegliere tra varie alternative che sono:

  • per il Gruppo Alpinistico percorrere le Bocchette Centrali, e poi scendere a valle dal Rifugio Pedrotti (m. 2491) o verso il Rif. Vallesinella (sent. 318 e 317) o verso Molveno (sent. 319).
  • per il Gruppo Escursionistico, o scendere a valle verso il Rif. Vallesinella (sent. 318 e 317) o verso Molveno (sent. 319), in ogni caso passando dal rif. Pedrotti.

In ogni caso un gruppo già predeterminato scenderà verso il Rifugio Vallesinella, per recuperare le macchine e recarsi a Molveno, dove si troveranno i partecipanti che sono scesi verso quella parte.

A) Bocchette Centrali: chi effettua questo percorso dovrà partire verso le ore 7. Dall’Alimonta si ritorna verso la Bocca d’Armi (c.ca 30 minuti), e si segue la ferrata, che con un percorso di circa tre ore conduce al rif. Pedrotti. Via ferrata difficile, a tratti molto esposta, richiede sicuramente assenza di vertigini e sicurezza di passo. Dislivello in salita 300 metri, in discesa 350 metri.

B) Percorso per il gruppo escursionistico verso Molveno: si parte alle ore 8, si scende al Rif. Brentei, e da lì risaliamo alla Bocca di Brenta (m. 2491 – 2 ore di percorrenza). Dopo essere passati per il Rifugio Pedrotti, scendiamo lungo il sentiero 319, passando per il rifugio Selvata (m.1630), e poi proseguendo in direzione Rifugio Croz dell’Altissimo (m. 1431). In falso piano, lungo il sentiero 340, raggiungiamo l’arrivo della funivia Pradel, per poi scendere a Molveno.

Tempo di percorrenza: 5 ore dislivello in salita 400 metri in discesa 1600 metri.

C) Rif. Alimonta – Rif. Pedrotti - Rif. Vallesinella.  Fino al rifugio Pedrotti il percorso è identico a quello del punto B (2 ore di percorrenza dislivello in discesa 400 metri, in salita 300 metri), per il Vallesinella il percorso è identico a quello di cui al punto D. Totale  tempo di percorrenza 5.30 ore. Dislivello in discesa 1500 metri in salita 300 metri.

D) Rif. Pedrotti – Rif. Vallesinella Tempo di percorrenza 3.30 ore. Dislivello in discesa 1100 metri.

ore 17: ritrovo dei gruppi presso la stazione a valle della funivia Pradel a Molveno, e partenza alla volta di Castelnovo né Monti, dove l’arrivo è previsto per le ore 22.

Note: Per le 3  giornate verrà stipulata l’apposita polizza assicurativa contro gli infortuni

Il trekking richiede:

  • un discreto allenamento per la parte escursionistica;
  • buon allenamento, passo sicuro, ovviamente assenza di problemi di vertigini ed una certa familiarità nell’utilizzo dell’attrezzatura e delle manovre da effettuare in ferrata per la parte alpinistica.

Il programma descritto è di massima, e potrà subire delle variazioni.

 

Sintesi della gita: effettuati sia il percorso alpinistico che quello escursionistico. A Molveno sono scese solo 2 persone, tutti gli altri sono rientrati dalla parte del rifugio Vallesinella

Gran Paradiso

Trekking ed ascesa del Gran Paradiso (m. 4061)

(Sabato 28÷ Martedì 31 agosto 2004)

Relazione del Trekking

Sabato 28 agosto

La giornata si è svolta secondo il programma stabilito: Roberto, Enrico, Stefano, Silvia e Nino si sono ritrovati alle 7 in Sezione, e alle 8 a Reggio si sono aggregati Paolo, Nicola, Andrea e Bruno. A Valnontey il gruppo si è completato con Fabrizio e Pio (partiti da Modena, hanno lasciato la macchina sotto Pont e poi in taxi hanno raggiunto Valnontey).

Alle 14 il gruppo è salito, sotto un bel sole ed un cielo terso, verso il Rifugio Sella. L’ascesa si è svolta sul un bel sentiero, a tratti abbastanza ripido. Senza problemi il gruppo e alla spicciolata è arrivato tra le 17 e le 17.30 al Rifugio, ubicato in una bella piana circondata da monti alti 3500 metri.

Domenica 29 agosto

Dopo la colazione, il gruppo alle 8.00, sotto un cielo sereno, è partito in direzione del Colle Lauson. Il sentiero è molto frequentato, non presenta problemi di orientamento, e la pendenza non risulta mai eccessiva. Dalla cima del colle, dopo una meritata sosta, verso le 11.30  è iniziata la discesa, su terreno un po’ più impervio e friabile. Questa risulta essere abbastanza lunga, e solo verso le 13.30 il gruppo ha incontrato il bivio di Levionaz, da dove riparte la salita verso il Col Money. La parte iniziale non presenta problemi, mentre più in alto, in prossimità del Ghiacciaio del Gran Neyron, diventa decisamente più impegnativa. L’ultimo tratto, che conduce ai piedi della ferrata, sotto un cielo via via più coperto dalle nuvole, si svolge su morena glaciale, molto ripida, instabile è faticosa, sicuramente consigliabile solo ad escursionisti molto esperti. La ferrata è più semplice del tratto precedente, e porta in una mezz’oretta al Colle, raggiunto dal gruppo alle 14.30 senza eccessive difficoltà (ma con il fiato un po’ corto!). Iniziata velocemente la discesa su terreno ripido, impervio e sotto qualche goccia, il gruppo tra le 16.30 e le 17.30 è arrivato al Rif. Chabod (gli ultimi hanno dovuto indossare le giacche a vento per ripararsi da una pioggia abbastanza fitta).

Al rifugio il gruppo ha deciso di rinunciare, per il giorno dopo, di scendere dal Gran Paradiso verso il Rifugio Vittorio Emanuele, per cui ha prenotato il pernottamento del lunedì sempre allo Chabod.

Verso sera al Rifugio sono arrivati Enzo e Ortensia (anche loro abbastanza inzuppati di acqua).

Lunedì 30 agosto

Il gruppo si è svegliato alle 4.00, per partire verso il Gran Paradiso alle 5.30, sotto un bel cielo stellato e la luna piena. All’ascensione non hanno partecipato Bruno (cosa convenuta fin dall’inizio del giro, per problemi di rientro a Reggio) ed Enrico (problemi ad un ginocchio). L’ascenzione si è svolta senza difficoltà e sotto un bel sole, attraversando all’inizio una zona molto crepacciata (la salita è avvenuta a fine stagione). In cima, il consueto affollamento e qualche tedesco che, in modo poco educato, si è fatto largo spingendo per arrivare alla Madonnina. Tra le 12 e le 13.30 tutto il gruppo è rientrato al Rifugio.

Nel pomeriggio il Gruppo ha giustamente festeggiato l’ascesa e salutato Fabrizio, Pio ed Andrea, che sono scesi a valle e rientrati a casa.

Martedì 31 agosto

Sveglia alle 7 e partenza alle 8. La discesa non ha presentato particolari problemi e nell’ultimo tratto si è svolta in un bel bosco di conifere. Verso le 10.30 tutto il gruppo si è ritrovato all’inizio del sentiero che conduce al Rif. Chabod, poco sotto la località di Pont.

A quel punto, mentre Paolo, Stefano, Nino ed Enrico si sono messi in paziente attesa, Enzo ed Ortensia, che avevano parcheggiato lì la macchina domenica pomeriggio, hanno caricato Silvia, Roberto e Nicola, e li hanno accompagnati a Cogne, dove sabato erano state lasciate le macchine. Roberto, recuperata la jeep, è tornato in Valsavaranche a prendere gli ultimi 4. Verso le 14 tutti quanti (ad eccezione di Enzo ed Ortensia, che per problemi personali hanno accelerato il rientro e si sono diretti a Genova) si sono ritrovati ad Aosta, dove hanno festeggiato in un bel ristorante (segnalato ad un amico di Nicola), tra tipiche specialità valdostane. Tra le 20.30 (i “reggiani”) e le 22 (Roberto, in quel di Ligonchio) tutti i partecipanti sono arrivati a casa.

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