Art. 1 - Partecipazione
a) la partecipazione alle gite è aperta a tutti i soci del CAI ed ai frequentatori della sezione;
b) i minorenni potranno partecipare alle gite solo se accompagnati da persona responsabile autorizzata.
Art. 2 - Obblighi dei partecipanti
a) essere fisicamente preparati e con abbigliamento ed attrezzature adeguate alle esigenze della gita;
b) attenersi alle disposizioni impartite dai direttori di gita;
c) seguire gli itinerari prestabiliti non allontanandosi dal gruppo, salvo autorizzazione dei direttori di gita;
d) collaborare con i direttori, per la buona riuscita della gita, ed essere solidale con le loro decisioni, soprattutto a fronte di insorte difficoltà.
Art. 3 - Direttore di gita
a) cura l’esecuzione della gita sociale nel rispetto delle norme di sicurezza, e può avvalersi della collaborazione di uno o più condirettori;
b) può modificare il programma, l’orario o l’itinerario per soppravenute necessità;
c) provvede, in caso di mancato accordo tra i partecipanti, ad assegnare i posti sui mezzi di trasporto, nei rifugi o negli alberghi;
d) ha facoltà di escludere i soci non preparati fisicamente/tecnicamente o insufficientemente equipaggiati;
e) insieme con il Consiglio Direttivo può decidere, per ragioni di sicurezza o di organizzazione, di spostare o annullare le gite in programma.
Art. 4 - Responsabilità
I partecipanti sollevano la sezione, i suoi dirigenti, i direttori di gita da ogni responsabilità in merito ad incidenti di qualsiasi natura che si verificassero nel corso della gita.
Art. 5 - Iscrizioni
a) potranno essere effettuate presso:
-
-
i direttori di gita;
-
le persone indicate sui volantini abitualmente affissi in luoghi pubblici;
-
in Sezione ogni Venerdì sera dalle 20.30 alle 21.30.
-
b) per le gite di un giorno che prevedono l’utilizzo di mezzi di trasporto collettivi e per quelle di più giorni con pernottamento in rifugio/albergo sarà cura del direttore stabilire il termine ultimo per l’iscrizione;
c) per esigenze di carattere organizzativo il direttore ha facoltà di richiedere ai partecipanti il versamento anticipato di una quota, per il pagamento di acconti nei confronti di vettori e gestori di rifugio o albergatori;
d) nel caso di un numero di partecipanti basso il direttore ha facoltà di annullare la gita.
Art. 6 - Orari e partenze
a) salvo diversa e preventiva comunicazione, le gite si intendono confermate nell’orario di partenza e nell’itinerario specificato nel programma consegnato in sede di iscrizione;
b) il ritrovo per la partenza avviene 10 minuti prima dell’orario stabilito;
c) il direttore di gita ha la facoltà di non aspettare gli eventuali ritardatari.
Art. 7 - Accettazione del regolamento
L’iscrizione alle gite comporta l’accettazione incondizionata del presente regolamento e del programma di ogni singola gita.
Classificazione delle difficoltà
Le difficoltà vengono valutate considerando l’ambiente in buone condizioni e con tempo favorevole. Per definire chiaramente il limite tra difficoltà escursionistiche ed alpinistiche e per differenziare l’impegno richiesto dai vari itinerari si utilizzano i gradi delle scale C.A.I.
Difficoltà escursionistiche
T = Turistico - Itinerari con percorsi non lunghi - che si svolgono di solito a quote basse - su stradine, mulattiere o sentieri comodi che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono comunque una certa conoscenza dell’ambiente montano ed un minimo di allenamento alla camminata.
E = Escursionistico - Itinerari di solito segnalati, lungo sentieri o tracce evidenti in terreno vario, che possono superare pendii anche ripidi. I tratti esposti sono protetti o assicurati (barriere, cavi) e i singoli passaggi o i tratti brevi su roccia non sono faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi), che però non necessitano di equipaggiamento specifico (imbracatura, moschettoni, ecc.). Richiedono comunque un certo senso di orientamento e conoscenza del terreno montagnoso, allenamento alla camminata ed equipaggiamento adeguati.
EE = per Escursionisti Esperti - Itinerari generalmente segnalati ma che impongono una capacità di muoversi su terreni particolari come: sentieri o tracce su terreno impervio ed infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di roccia e di erba, o di roccia e neve su terreno vario), a quote relativamente alte (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii sena punti di riferimento, ecc.); tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (passaggi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno), esclusi i percorsi su ghiacciaio (il cui attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in genere e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro ed assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbracatura, cordini).
EEA = per Escursionisti Esperti, con attrezzature - La sigla viene usata per i percorsi attrezzati o le vie ferrate che richiedono, da parte dell’escursionista, l’uso del casco e dei dispositivi di autoassicurazione.
Difficoltà alpinistiche
La graduatoria delle difficoltà d’insieme della via, secondo la scala francese è:
F: Facile - PD: poco difficile - AD: abbastanza difficile - D: difficile - TD: - molto difficile - ED: estremamente difficile - EX: eccezionalmente difficile
La graduatoria delle difficoltà di ogni singolo passaggio della via è: I - II - III - IV - V - VI - VII
Entrambe le scale possono essere corredate da un + o da un - per differenziare ulteriormente il grado di difficoltà (ad esempio PD+, III-)