Pale di San Martino – Fradusta, Ferrate Porton Gusella e Cima della Vezzana
(venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 settembre 2009)
Programma di massima
venerdì:
ore 6.00: partenza da Castelnovo né Monti, presso la sede della sezione
ore 11.30: arrivo a San Martino di Castrozza , e quindi salita al Rifugio Pedrotti (m. 2581) tramite gli impianti di risalita (orario continuato – sconto soci CAI)
ore 14.00: dopo un rapido spuntino nel pomeriggio saliremo, seguendo i sentieri 709 e 708, sulla Cima Fradusta m. 2939 (sentiero e ghiacciaio elementare – durata ore 4.30 – dislivello in salita e discesa circa 400 metri)
ore 18.30: ritorno al Rifugio, cena e pernottamento.
Sabato Ferrate Porton e Gusella
ore 7.00: colazione e a seguire partenza per l’itinerario.
Accesso al rifugio Pradidali e alla ferrata Porton (segnavia 702-715-739)
Dal rifugio Rosetta si imbocca in direzione S il sentiero n.702 e, oltrepassato dopo pochi minuti il Passo di Roda (2572mt), si comincia a scendere per una lunga sequenza di tornanti e, con un’ultima traversata,si raggiunge l’erboso Col delle Fede (2278mt-1.00h). Proseguendo, si abbandona il sentiero n.702 per imboccare verso sinistra il sentiero n.715 che, passando sotto alla Pala di San Martino e sullo zoccolo della Cima Immink (alcuni sia pur semplici tratti attrezzati), conduce fino al Passo di Ball (2443mt-45'-1.45h qui si stacca, sulla destra, il sentiero attrezzato Nico Gusella); da qui in breve si scende al rifugio Pradidali (2278mt-15'-2.00h). Dal rifugio Pradidali si imbocca il sentiero n.739 e, oltrepassata la baracca della teleferica, si discende nell’angusto ed oscuro Vallon di Pradidali fino a raggiungere l’attacco della ferrata del Porton (2200 mt ca.-40'-2.40h).
La ferrata Porton (segnavia 739)
Si attacca lo zoccolo della Cima di Ball, salendo subito una parete verticale su gradini metallici per un centinaio di metri,cui segue un tratto di salita verso sinistra,un tratto quasi in traversata sempre verso sinistra e quindi un delicato ultimo tratto in discesa, tutti ottimamente attrezzati con cavo metallico e qualche piolo/gradino,fino a scendere sul fondo del profondo canalone detritico che separa la Cima di Ball dal Sass Maor.Si risale faticosamente il canalone, e superando l’ultimo ripido tratto con una scaletta inclinata appoggiata sugli sfasciumi terminali ed accostata alla parete di sinistra,si raggiunge alla fine la Forcella del Porton (2480mt-1.20h-4.00h); poco oltre,da destra, proveniente dal Passo di Ball attraverso la Forcella Stephen,giunge anche il sentiero attrezzato Nico Gusella.
La ferrata Nico Gusella (segnavia 714)
Dalla forcella del Porton si scende per un breve tratto, per poi salire – prima dolcemente attraversando ampi prati, poi ripidamente per ghiaie e tratti erbosi alla stretta Forcella delle Fede (2550 mt circa-30'-4.30h).
Dalla Forcella della Fede si segue il sentiero verso la Forcella Stephen (2705 mt-45'-5.15h) lungo una zona di rocce e detriti sospesa sulla parete O della Cima di Ball, che si attraversa in saliscendi (alcuni tratti attrezzati, solo un canalino in discesa di una decina di metri richiede un po’ di impegno tecnico)
La Forcella Stephen è un’ariosa insellatura sulla cresta che collega la Cima di Ball e la Cima di Val di Roda (m. 2791). Su quest’ultima vale la pena di salire per ammirare il panorama!!
A questo punto ci si dirige – sostanzialmente in discesa - verso il passo di Ball (2443mt), prima lungo un tratto di ghiaie e detriti addossato alla parete S della Cima di Val di Roda, per poi proseguire con tratti attrezzati sulla parete N della Cima di Ball (percorso molto gradevole e poco faticoso, ma non banale, alternandosi tra caminetti ed alcune belle placche lisce ma provvidenzialmente inclinate; uno spigoletto viene inoltre superato con l’aiuto di alcuni pioli metallici). (45'-6.00h)
Rientro al rifugio Pedrotti
Dal passo di Ball si rientra al Rifugio Pedrotti lungo il percorso dell’andata (2.00h'-8.00h segnavia 715-702).
Difficoltà EEA tempo complessivo 8 ore dislivello in salita e discesa circa 1100 metri
domenica
ore 7.00: sveglia e colazione
ore 8.00: Si imbocca il sentiero 716 in direzione nord ovest con indicazione bivacco Fiamme Gialle. Con alcuni saliscendi si arriva al Passo Bettega (m- 2267) e si continua in quota, per poi scendere sul fondo della Valle dei Cantoni a circa 2350 metri. Si segue la traccia di sentiero che con un tratto di roccette (passaggi di 1° grado) porta al Passo di Travignolo (m.2925). Si sale traversando verso destra fino a una sella, per poi seguire le tracce di sentiero fino ad un colle a sud est della cima Vezzana (m. 3192), che si raggiunge per un’ultima facile cresta (dislivello in salita circa 1000 metri, in discesa circa 350 metri, difficoltà EEA, durata ore 3, in caso di neve dura indispensabili, nella parte alta, piccozza e ramponi)
ore 11.30: dopo le foto di rito sulla cima, associate ad un rapido spuntino, si rientra al rif. Pedrotti. In alternativa si può ripercorrere la via di salita (durata ore 2), oppure si continua in discesa lungo la cresta nord ovest che, tra sfasciumi e la breve ferrata Gabitta d’Ignoti, conduce ad una spalla, transita accanto al bivacco Brunner (m. 2667), e attraversa la Val di Strut. In fondo alla valle si incrocia il sentiero della Farangole (segnavia 703) che, in salita lungo la Valle delle Galline ed il Pian dei Cantoni riporta al Rifugio Pedrotti (per la seconda alternativa: dislivello in salita circa 350 metri, in discesa circa 1000 metri, difficoltà EEA, durata ore 2.30)
ore 14.00: arrivo a Rifugio, pranzo e successivamente discesa a San Martino di Castrozza con la funivia
ore 16.00 circa: partenza per Castelnovo
ore 21 circa: arrivo in sede.
Importante: E’ indispensabile un buon allenamento, passo sicuro, ovviamente assenza di problemi di vertigini ed una buona familiarità nell’utilizzo dell’attrezzatura da ferrata.
Il programma descritto è di massima, e potrà subire delle variazioni.
Sintesi della gita: il venerdì, causa maltempo, non è stato possibile salire sulla Cima della Fradusta. Sabato e Domenica programma rispettato